Sa Candelora: festa della Luce

La comunità di Santa Barbara ha appena vissuto due momenti importanti: Domenica la Candelora ed il Lunedì successivo la festa di San Biagio.

Per la tradizione possono anche rappresentare il passaggio dal cuore dell'inverno verso il tempo primaverile, di fatto sconfessato dall'abbondante pioggia "santa", ma la simbologia che aleggiava in chiesa domenica sera, fortemente sottolineata, con una chiarezza e umiltà penetrante dal celebrante, ha posto quesiti esistenziali ai numerosi fedeli.

Ringraziamento delle Vincenziane a tutta la Comunità

Carissimi benefattori,
desideriamo esprimere il nostro ringraziamento e la nostra gratitudine a tutti voi che ci avete sostenuto con offerte sia di viveri che di denaro dimostrando un cuore grande e sensibile ai problemi del prossimo.

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Note...di solidarietà

Noi, componenti del Coro che anima con il canto la Liturgia Eucaristica della Domenica sera, anche quest’anno, come consuetudine, abbiamo utilizzato il totale del ricavato delle offerte ricevute nel corso dell’anno appena trascorso, per realizzare opere di beneficenza.

Morti improvvise e senso della vita

Nei giorni scorsi, e nell'arco di poche ore, la nostra comunità e quella di Settimo S P. hanno sperimentato il dramma della morte di tre giovani vite accomunate dal termine modale "improvvisamente" che ha suscitato, oltre che immane dolore e sgomento, spunti di riflessione sul vero significato ed essenza della vita.

I celebranti delle esequie hanno posto l'accento sul limite e fine dell'esistenza, unico fatto certo ma a tutti sconosciuto. Pertanto l'invito è stato a vivere in tensione ma non in agitazione senza perdere tempo prezioso in contrasti, conflitti, ostilità e con l'umiltà, vera forza nelle relazioni, di fare un passo indietro per le riappacificazioni.

Nelle omelie raccomandavano che non dobbiamo ricordarci di questo modus vivendi solo quando questi eventi infausti, e difficili da accettare, ci disorientano e ci spaventano. Bisogna, hanno sottolineato con forza padre Gabriele e don Giuseppe, seguire il comandamento principale: amatevi gli uni gli altri.

E mentre dall'altare leggevo la lettera ai Galati, ho avuto un sussulto nel passo in cui si elencavano le "cose" che impediscono di ereditare il regno di Dio: inimicizia, divisioni, fazioni, gelosia… di contro alla bontà, mitezza, pace, dominio di sé. Che impresa perseguire questo stile!

Don Bosco: il miracolo delle castagne

"Il giorno dei defunti don Bosco condusse tutti i ragazzi dell'Oratorio a visitare il camposanto e a pregare. 

Aveva promesso loro, al ritorno, castagne lesse. E per quell'occasione ne aveva comprato tre sacchi. Ma Mamma Margherita non aveva ben capito i suoi desideri e non ne aveva cotto che tre o quattro chili. 

Il giovane Giuseppe Buzzetti arrivò a casa prima degli altri, si rese conto di ciò che era successo e corse a dirlo a don Bosco. Ma con tutto il fracasso che facevano i ragazzi non riuscì a farsi capire. 

Inaugurazione Anno Catechistico 2024-2025

Un’inaugurazione particolare fuori dai soliti schemi.  

Stavamo progettando il nuovo anno catechistico con padre Gabriele, ad un tratto mi chiese cosa ne pensassi dell’inaugurazione con gli aquiloni, ottima idea, mi piace, ci si è dati da fare per trovare 600 aquiloni, in un solo posto non era fattibile ma padre Gabriele ha tante risorse.

Dopo la S. Messa padre Gabriele ha dato il via al gioco. All’inaugurazione c’erano tanti bimbi con i propri genitori che giocavano insieme, bellissimo! Momenti di fraternità e di condivisione tra figli e genitori e fra altri bimbi.

Faremo di tutto perché ci siano altri momenti coinvolgenti come questo. 

Offerta alla "Casa sollievo della sofferenza"

Cari parrocchiani,
desideriamo esprimere il nostro sincero ringraziamento a ciascuno di Voi per la generosa offerta raccolta nella giornata dedicata a San Pio da Pietrelcina, svoltasi Lunedì 23 Settembre e destinata all’ospedale “Casa Sollievo della Sofferenza”. Un’opera tanto cara a Padre Pio e lasciata in eredità spirituale ai suoi figli.

Sant'Elena ed... ambiente

Sant Elena ed ambienteHo seguito il simulacro di Sant'Elena al rientro in parrocchia sperando in una veloce benedizione ma, come piacevolmente attratto, ho "benedetto" e custodito le umili e profonde parole di padre Gabriele che spaziando dall'etimologia del nome Elena (fiaccola di luce, splendente...) sino all'amore per il creato, ha destato un'empatia palpabile con i numerosi pellegrini radunati in ascolto.

Mi ha colpito la sua semplicità (tanto auspicata da Papa Francesco), forse il suo desiderio di stare tra la sua gente in adorazione piuttosto che fare omelia. Eppure due concetti hanno invogliato alla riflessione.

Ha esortato, con spiccata umiltà, a percorrere "un'altra strada", quella accidentata ma che porta, come insegna Sant'Elena, Lassù, con atteggiamenti quotidiani di pace, perdono e concordia.

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