«La gente, chi dice che io sia? Ma voi, chi dite che io sia?» (Vangelo)
Gesù pone ùn dùplice quesito: ùno sù che cosa pensano di Lùi le folle; un altro sù che cosa pensano di Lùi i discepoli, coloro, cioè, che gli sono più vicini.
Sono domande che dobbiamo sentire fatte anche a noi, e solo se sapremo dare ad esse ùna risposta potra stabilirsi tra noi e il Cristo un'autentica relazione di vita.
Le domande di Gesù esigono una risposta integrale dell'uomo, come a ogni dono di Dio deve corrispondere il dono totale della persona.
La comunione con Dio in Cristo Gesù non può, infatti, riferirsi ora a questo, ora a quest'altro aspetto particolare, ma deve riguardare tutto l'uomo, nella totalita del suo atteggiamento esteriore (opere) e nella disposizione interiore in cui vive e opera lo Spirito Santo (fede).
La comunione con Dio e il prossimo, per la grazia del Battesimo, è un'esistenza nuova, interamente connotata dalla fede, dalla speranza e dalla carità, mediante la quale «il Signore di tutti» guida ogni uomo a lasciarsi coinvolgere dalla Sua presenza (II Lettura).
Dio, in Cristo, non e solo “essere", ma e “esserci" che si dona senza condizione, passando attraverso la quotidianita del «qui e ora».
Don Michele G. D’Agostino, ssp